L'HOBBY DEL METAL DETECTOR

Questo hobby è relativamente giovane rispetto agli altri già esistenti da secoli, ma allo stesso tempo è parte della natura umana da sempre, dato che l'uomo è sempre stato portato alla scoperta e alla ricerca di ogni genere, spinto dal desiderio che nasce dalla curiosità.

Andare a zonzo con il metaldetector attaccato al braccio, oscillando a destra e a sinistra per captare qualche "buon segnale", a molti risulta una cosa stupida ed inutile, ma per capire questo mondo tutto a sé, bisogna conoscerlo e non criticarlo subito in partenza. Le persone intelligenti non criticano mai il "nemico" prima di averlo conosciuto.

Prima di tutto non è un passatempo inutile dal momento che fa bene al fisico, ma soprattutto allo spirito.
Quando per ore ed ore si passeggia in mezzo alla natura, solo apparentemente intaccata dall'uomo, si sta all'aria aperta, si passa una giornata in compagnia degli altri e si fa perfino ginnastica.
Si, perché quante volte bisogna chinarsi per scavare quei 10-20 centimetri di terra per ritrovare il "tesoro" segnalatoci dal nostro fido strumento, e con quanti chili di robaccia si va in giro alla fine, recuperata qua e là, facendo chilometri.
Si trova di tutto e di più, dalle lattine alle pile, dagli involucri delle pellicole alle cartucce dei cacciatori, da noi detectoristi tanto odiate...
ai pezzetti di carta stagnola, o pallini microscopici di piombo che ci fanno impazzire. Suona tutto!!!

Si fanno interessanti conoscenze, nascono perfino sincere amicizie che sono capaci di durare tutta la vita!
Naturalmente si incontra anche "gente strana e poco raccomandabile" che reca vergogna a tutti noi detectoristi, ma come in tutte le "famiglie", ci sono purtroppo anche qui le "pecore nere". Questo comunque non significa che di tutta l'erba bisogna farci un fascio, mi raccomando.
C'è chi lo fa alla leggera, chi ci passa delle ore, chi delle belle giornate con l'intera famiglia, ma esistono i più accaniti, i più temerari, i più coraggiosi, insomma, quelli che per questo hobby hanno perso letteralmente la testa e che sono capaci di fare delle uscite con le più svariate intemperie, incuranti del tempo e dell'ora. Sono quelli che, diciamolo pure, si sono "innamorati" di questo "quasi sport". Ma tutte queste persone hanno in comune una cosa molto importante da sottolineare: lo fanno con molta passione! Questo passatempo non ha vie di mezzo, o si ama o si odia.
Lo si può sopportare per un po' di tempo se per esempio il, o la partner ne sono appassionati, ma allora lo si fa per l'amore di loro e non per l'hobby,
ma tutto ciò dura poco. Alla fine si finisce per lasciar uscire l'altra metà con gli amici, o si esce per conto proprio mentre l'altra persona resta per conto suo a casa.
Posso assicurarvi comunque che quando lo si ama, allora lo si ama davvero e tutti i sacrifici, prima o poi vengono ricompensati! Da far saltare di gioia!!!


Stralcio Articolo:

In Gran Bretagna da cinque anni esiste un programma finanziato dai fondi della lotteria nazionale per monitorare e sostenere l'attività di alcune migliaia di cercatori di tesori dilettanti che battono i campi muniti di metal detector alla ricerca di reperti archeologici. 
Il programma si chiama Portable Antiquities scheme e ha permesso di ritrovare più di 30.000 oggetti creati fino a 5000 anni fa e di scoprire migliaia di siti archeologici che hanno ridisegnato la mappa della storia britannica.
Molti degli oggetti ritrovati sono di origine romana e anglosassone ma, ad esempio, nel Kent è stata ritrovata una coppa d'oro risalente a 4.600 anni fa. Questo reperto è uno dei più antici manufatti della storia inglese.
Il programma funziona in questo modo. I cercatori, ottenuto il permesso dai proprietari dei terreni, battono la campagna con il metal detector e riportano gli oggetti eventualmente scoperti al più vicino dei 12 uffici sparsi sul territorio incaricati di registrare il ritrovamento. Quasi sempre il reperto viene restituito allo scopritore e solo quelli più significativi vengono trattenuti per essere esposti nei musei.
Il programma è ora alla sua scadenza e il proseguimento dipende dalla decisione del governo di continuare a finanziarlo. I responsabili dei Portable Antiquities hanno valutato che 3,5 milioni di sterline - 5,6 milioni di euro - per i prossimi tre anni consentirebbero non solo di mantenerne in piedi la struttura organizzativa, ma consentirebbe loro di ampliare il numero dei centri di raccolta da 12 a 41, dando un ulteriore contributo alla lotta contro gli scavi archeologici illegali.
Guardian 22.4.2002

ARTS MINISTER: PORTABLE ANTIQUITIES SCHEME – ‘LONG MAY IT CONTINUE…’  22/12/2003

Il programma inglese continuerà, dopo il grande successo ottenuto!!!

On 18 December 2003 the Arts Minister – Estelle Morris – launched the fifth Portable Antiquities Annual Report at a press photo-shoot at Resource: The Council for Museums, Archives and Libraries (London). In an impromptu speech the Minister praised the work of the Scheme and the finders who had recorded their discoveries with the Scheme’s Finds Liaison Officers. She said that the Portable Antiquities Scheme ‘had been extremely successful’ and ‘long may it continue’. In fact long term funding for the Scheme (after March 2006) is a decision she will make in next year!

 

Portable Antiquities Scheme:  www.finds.org.uk

Prosegue l'enorme successo di questa iniziativa in Inghilterra, ormai è diventato un vero punto di riferimento per l'archeologia inglese. Sono stati inventariati più di 102.000 oggetti nel database della rete di computer sparsa su tutto il territorio inglese, ci sono più di 30 uffici, quotidianamente i detectoristi vi riversano gli oggetti ritrovati, vengono catalogati con cura aprendo per ognuno una scheda. Vengono fatti anche accurati sopralluoghi nei nuovi siti archeologici scoperti, ove necessario vengono effettuate delle campagne di scavo con a capo archeologi di professione che setacciano i luoghi con la dovuta indagine scientifica. In questa fase vengono coinvolti gli stessi scopritori che con l'entusiasmo, la motivazione e una certa conoscenza vengono coinvolti e non esclusi. In questo modo tutti hanno il loro ben da fare e la cultura viene anche accresciuta sul "campo". C'è da dire che i detectoristi coinvolti non sono solo uomini, ma nella maggior parte dei casi ci sono intere famiglie con i più giovani animati di un entusiasmo inverosimile. Questa è la magia di quest'hobby che unisce intere famiglie in un'unica grande passione: il metal detector.

Il 14 Marzo 2005 orario 10.00 - 16.30 allo Stevenson Lecture Theatre, British Museum di Londra ci sarà un'importante conferenza dal titolo "Guardando al futuro". Questo la dice lunga sulla voglia da parte delle autorità inglesi di continuare su questa strada, che ha portato dei risultati enormi: si sono aperti numerosi musei, si è incrementata la conoscenza archeologica, è aumentato il turismo e la voglia di stare all'aria aperta in libertà. Mi viene in mente lo slogan coniato da un noto detectorista "Non calpestare la storia ma scoprila con un cercametalli", aggiungo in Inghilterra. Certo non nascondiamo una grande invidia per i colleghi inglesi, dotati di grande esperienza, grazie a questa legge, diventati i migliori detectoristi al mondo.
Il gruppo "Attenzione Detectoristi" augura che in un prossimo futuro si possa dire "Siamo tutti Inglesi".