I FARNESE: MARTA

Giglio FarnesianoMarta è situata sulle sponde a sud del Lago di Bolsena, di fronte all'isola Martana, dove venne imprigionata e uccisa dal marito Teodato la regina dei Goti Amalasunta. Il centro secondo alcuni potrebbe avere origini etrusche e deriverebbe da un centro anticamente esistito sull'isola Martana e che si sarebbe chiamato Marath. Comunque, la prima notizia storica riferita a Marta l'abbiamo intorno al X secolo. Nel XIII secolo era ancora un modesto centro e viene concessa a Pietro di Vico dal Papa Innocenzo IV. Attraverso numerose vicissitudini laMarta - L'isola Martana sul Lago di Bolsena Signoria di Marta passa di mano in mano e conosce così il dominio di vari signori fino ad arrivare a quello dei Farnese, nel 1537, con i quali entrerà a far parte del Ducato di Castro. Il territorio torna alla Camera Apostolica alla disfatta del ducato nel 1649. Il periodo farnesiano è ricordato dalla Torre Ottagonale che poggia su un torrione quadrangolare e sembra essere stato costruito con materiale della vicina città di Bisenzio dopo la sua distruzione. A Marta si possono trovare ancora degli angoli pittoreschi e molto suggestivi passeggiando per le vie strette del borgo. La Chiesa di Santa Maria custodisce un calice d'oro del VI secolo e un prezioso reliquario con un frammento di braccio appartenuto, secondo la tradizione, a San Giovanni Battista. Poco distante dal centro in bella posizione troviamo la Chiesetta della Madonna del Monte, di origine romanica, con un bellissimo portale del '500 e all'interno un'immagine della Vergine di scuola fiorentina.Marta - La Barabbata

Il 14 maggio di ogni anno si svolge La Barabbata, dove si celebra la fertilità della terra. E' una festa religiosa che consiste in una specie di pellegrinaggio verso la chiesetta della Madonna del Monte. Rappresentanti di tutti i mestieri e arti, con i simboli del loro lavoro, sfilano in processione per le vie del paese sopra un variopinto tappeto di fiori. L'origine della festa risale forse al culto della dea della fertilità Maia, cui venivano dedicate feste e chiesti favori. La degustazione di prodotti tipici locali come ricotta, formaggio, pesce e vino è d'obbligo.

 

I Farnese - Le città nella Tuscia

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